Śrī Śrī Svāmī Prabhuddhānanda Sarasvatī Mahārāja
Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapāda
Su questo Sito è già stata pubblicata in tre puntate (Dal 22 novembre 2020 al 23 gennaio 2021) l’Introduzione di Śrī Śrī Prabuddhānanda Sarasvatī Svāmījī al suo Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapādācārya. Allora non era ancora prevista la pubblicazione di Avasthātraya Mīmāṃsā del nostro collaboratore Devadatta Kīrtideva Aśvamitra, consistente anch’essa in un commento allo stesso testo. Considerata la centralità di questa Upaniṣad nella dottrina advitīya di Śrī Śaṃkara Bhagavapāda e l’interesse che sta suscitando il trattato di Śrī Aśvamitra, la nostra Redazione ha deciso di procedere a pubblicare anche il commento del summenzionato Guru di Advaita. Con piena consapevolezza che l’accostamento dei due testi potrà essere di grande utilità soltanto al lettore maturo e non a quello estemporaneo, tale scelta è stata motivata dalla volontà di esibire due diverse interpretazioni metodiche, pur pienamente rispondenti all’insegnamento śaṃkariano e trasmesse tramite due linee riconosciute della medesima paramparā. Si tratta del metodo noto come Abhidhānam-abhidheyam prakriyā, con cui Svāmī Prabhuddānanda istruisce i suoi discepoli, e quello dell’Avasthātraya Mīmāṃsā, di cui Veda Vyāsa Maṇḍala ha già trattato a lungo e di cui abhidhānam-abhidheyam è una forma peculiare (sādhanarūpin). In questo modo, proprio perché sono due strumenti intellettuali paralleli che conducono al medesimo fine ultimo, alla Liberazione, si offre al lettore l’occasione di formarsi una preparazione flessibile sul Vedānta, ben lungi da qualsivoglia impostazione dogmatica e sistematica. Sia ben chiaro che anche la forma espositiva dei due documenti pubblicati differisce: in Avasthātraya Mīmāṃsā è sviluppatala dottrina (siddhānta) secondo i parametri dei commentari tradizionali (bhāṣya), spiegando parola per parola, frase per frase, l’intero testo, le Kārikā e il commento di Śaṃkara. Quello di Svāmījī, invece, è la versione trascritta dell’insegnamento orale (upadeśa) nella forma tradizionale delle scuole advaitī, con cui il Guru si rivolge ai suoi discepoli per stimolarli all’ascolto contemplativo (śravaṇa). Questo spiega il tono colloquiale, apparentemente ripetitivo, il soffermarsi del Maestro sulla spiegazione minuziosa di passaggi testuali più propriamente dedicati alla relazione abhidhānam-abhidheyam e al suo superamento in nirviśeṣam, e l’omissione di altri passaggi non attinenti a quel metodo. Certamente la serie degli upadeśa che stiamo per pubblicare non è tra quelle di più facile comprensione; tuttavia i nostri lettori sono ormai ben consapevoli che l’Advaitavāda non è accessibile a tutti. L’insegnamento orale di Svāmī Prabuddhānanda ai suoi discepoli ha finora coperto tre dei quattro capitoli (Prakaraṇa) della Māṇḍūkya. È nostro impegno completare questa pubblicazione con il quarto Prakaraṇa non appena Gurujī avrà completato l’intero ciclo.
1. Introduzione alla Māṇḍūkya Upaniṣad
Il Vedānta dice che anche se diventi calmo, poi di nuovo ritornerai inquieto. Diventare ha il suo opposto, cioè non-diventare. Se raggiungi un certo luogo, poi te ne andrai da lì, questo è il suo opposto. Se ottieni qualcosa, hai paura di perderla: anche la sicurezza comporta paura, perché si ha paura di perderla. Se…
2. Introduzione alla Māṇḍūkya Upaniṣad
Bisogna capire cosa sono le correlazioni come quelle tra gli occhi e le forme, tra gli orecchi e il suono. Non li si consideri come due dettagli: gli occhi e le forme non sono due dettagli, sono un dominio di reciproca correlazione (sambandha). Se fossero due, entrambi sarebbero non esistenti, in quanto sarebbero reciprocamente dipendenti:…
3. Introduzione alla Māṇḍūkya Upaniṣad
Ogni cosa è Oṃ, ogni cosa è Brahman, tu sei quel Brahman e tu hai quattro pāda. L’Ātman ha quattro pāda, il Sé illimitato ha quattro pāda. Senza riferirsi a abhidhānam e abhidheyam come reciprocamente uguali, non si può rimuovere. Il modo migliore per cancellare ogni correlazione è riconoscere che l’uno è l’altro. La parola…
16. Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapāda
Note sul Śaṃkara Bhāṣya dall’inizio fino alla Kārikā I.6 (I Parte)
17. Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapāda
Note sul Śaṃkara Bhāṣya riguardanti la Kārikā I.6 (II Parte)
18. Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapāda
Note sul Śaṃkara Bhāṣya riguardanti la Kārikā I.6 (III Parte)
19. Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapāda
Note sul Śaṃkara Bhāṣya riguardanti la Kārikā I.7-9
20. Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapāda
Note sul Śaṃkara Bhāṣya riguardanti la Kārikā I.9
21. Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapāda
Note sul Śaṃkara Bhāṣya riguardanti la Kārikā I.9
22. Commento alla Māṇḍūkya Upaniṣad e alle Kārikā di Gauḍapāda
Note sul Śaṃkara Bhāṣya riguardanti la Kārikā I.9 (Parte II)