Śrī Deva Rao Kulakarnijī

Avasthatraya Viveka

Veda Vyāsa Maṇḍala si è prefissato di trattare a fondo il metodo delle tre avasthā in quanto rappresenta il più elevato mezzo per realizzare la conoscenza del Brahmātman non duale. A questo scopo ha cominciato a pubblicare a puntate il commento di Devadatta Kīrtideva Aśvamitra alla Māṇḍūkya Upaniṣad con le Kārikā di Gauḍapāda e il Bhāṣya di Śaṃkara. Per approfondire ulteriormente, sono in corso di pubblicazione anche le upadeśa sulla Māṇḍūkya che l’ācārya Śrī Śrī Prabuddhānanda Sarasvatī Svāmījī sta indirizzando ai suoi śiṣya di Advaita. Questi due trattati, tuttavia, sono dedicati ai lettori del Sito più maturi in quanto non sono privi di difficoltà alla comprensione di chi non avesse una preparazione adeguata. Per questo motivo si è deciso di far apparire un testo più breve, espresso in forma più semplice, sebbene del tutto rigoroso dal punto di vista dell’advaitavāda śaṃkariano. Un simile ulteriore chiarimento è da ritenersi necessario dopo alcuni stravolgimenti della dottrina vedāntica apparsi su riviste e siti web a opera di dilettanti che non sanno nulla di Vedānta, nemmeno sul piano erudito. Già una severa correzione di tali distorsioni è stata pubblicata con il titolo di Alātaśānti. L’Advaita Vedānta e i suoi più consueti travisamenti, (Milano, Ekatos, 2021) a opera del nostro collaboratore dott. Carlo Rocchi. Tuttavia, chi non sa difficilmente lo ammette né accetta correzioni. Perciò questo ulteriore gioiello scritto una quarantina di anni fa dal Vedānta Catura Paṇḍita Deva Rao Kulakarnijī è dedicato a chi si rivolge a Veda Vyāsa Maṇḍala con adeguate capacità intellettuali, mente priva da pregiudizi e ardente desiderio di conoscenza.

1. Avasthatraya Viveka

Nel Vedānta con la formula Adhyātma Yoga s’intende con precisione la presa di coscienza della realtà dell’Ātman supremo (Paramātman) a cui ‘si giunge’ per mezzo del metodo conoscitivo del ‘neti neti’, al di là di ogni sforzo o concentrazione mentale. L’Adhyātma Yoga (o dhyāna yoga, nel linguaggio della Bhagavad Gītā) è Vastu Tantra, ovvero conoscenza di una cosa così com’è, indipendentemente dalla volontà o dal desiderio di chi la raggiunge. Non è, quindi, un Kartṛ Tantra, cioè una meditazione o una qualsiasi altra azione compiuta per volontà o desiderio di un esecutore o agente. L’Adhyātma Yoga non appartiene, dunque, al dominio dell’azione né produce alcun risultato nuovo anteriormente inesistente. Consiste nel riconoscere la reale natura del Sé attraverso un procedimento peculiare e unico di attenta osservazione secondo le indicazioni upaniṣadiche.

2. Avasthatraya Viveka

Quattro aspetti dello stato di sogno.

3. Avasthatraya Viveka

Quattro aspetti dello stato di sonno profondo.

4. Avasthatraya Viveka

Determinazione della natura di Turīya.

5. Avasthatraya Viveka

Determinazione della natura di Turīya.